Il Baldacchino nella Basilica di San Pietro

San Pietro e i suoi misteri: la Gravida del Baldacchino

16/04/2020
Blog SaintsTour

Il colossale Baldacchino della Basilica di San Pietro, fu inaugurato il 29 giugno del 1633. Alto come un palazzo di nove piani (28 metri), progettato da Gian Lorenzo Bernini con la collaborazione del rivale Francesco Borromini su commissione di Papa Urbano VIII Barberini.
E’ la curiosa commistione tra un baldacchino processionale ed un ciborio. La sua funzione era quella di richiamare lo sguardo e l’attenzione dei pellegrini sull’altare principale della Basilica di San Pietro. Venne eretto in corrispondenza della tomba dell’Apostolo Pietro. Sopra di esso solo il Pontefice, in quanto diretto erede di Pietro, può celebrare la messa.

L’imponente struttura, per la cui realizzazione furono impiegate ben 8.372 libbre di bronzo, è sorretta da quattro colonne tortili alte circa 11 metri. Tali colonne si ispiravano a quelle che sorreggevano la cosiddetta pergula nella primitiva basilica costantiniana. Sul piedistallo di tre di queste quattro colonne, è scolpito su marmo bianco di Carrara lo stemma di Urbano VII: uno scudo con tre api (simbolo della famiglia Barberini), sormontato dalle chiavi incrociate e dalla tiara.

Il Baldacchino di San Pietro: curiosità sullo stemma di Urbano VII

A uno sguardo distratto, gli scudi potrebbero sembra tutti uguali; in realtà, tra lo stemma e le chiavi di San Pietro, si nota una testina femminile la cui espressione, in progressivo mutamento, indica le varie fasi del parto: dagli occhi socchiusi delle prime doglie, all’espressione sofferente ed ai capelli scarmigliati dell’ultima fase del travaglio. Nell’ottavo e ultimo rilievo, il volto muliebre è sostituito dalla faccetta sorridente di un bimbo, a significare il felice esito del parto.

Perché un tale riferimento alla gestazione nel “sancta sanctorum” della cristianità? Secondo la versione più accreditata, i rilievi alluderebbero alla difficile gravidanza della nipote prediletta di Urbano VIII, tale Giulia.
Figlia del fratello Carlo Governatore di Borgo e generale della Chiesa, nonostante numerose complicazioni, riuscì a dare alla luce un bellissimo bimbo. Un’ultima nota a margine: non è vero che il bronzo utilizzato per la realizzazione del ciborio venne recuperato dallo spoglio del Pantheon, che valse al pontefice la celeberrima pasquinata quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini. E’ una fake news ante litteram. Il bronzo prelevato dal pronao del Pantheon, servì per la realizzazione degli 80 cannoni di Castel Sant’Angelo.

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