
Un monumento in nove tappe: le fontane rionali di Pietro Lombardi
Ai più il nome di Pietro Lombardi non dice proprio nulla. Eppure, questo architetto e scultore romano, negli anni Venti, ha (parzialmente) realizzato, su diretta commissione del Governatore di Roma, un progetto a modo suo assai originale: la costruzione di nove fontane, destinate ad ornare e celebrare il rione in cui sono collocate, con nomi e simboli che ne richiamano la storia e la tradizione.
Eccole in ordine di costruzione:
- Fontana delle Anfore – Piazza dell’Emporio (Testaccio). E’ la più grande della serie. Il motivo delle anfore appartiene alle radici storiche di Testaccio, dove, già dal II secolo a.C. si trovavano i magazzini dove erano custodite le anfore di terracotta con le forniture di olio e vino destinate a Roma. E sono proprio i cocci delle anfore a formare il monte Testaccio.
- Fontana della Pigna – Piazza San Marco (Pigna). Il pignone in bronzo che da il nome al rione si trova oggi al centro dell’omonimo cortile, all’interno dei Musei Vaticani.
- Fontana della Botte – Via della Cisterna (Trastevere). Rappresenta idealmente il vino che scorreva a fiumi nelle taverne.
- Fontana del Timone – Porto di Ripa Grande (Ripa). La barra e il timone ricordano le attività portuali del porto fluviale.
- Fontana delle Tiare – Largo del Colonnato (Borgo). Stretta tra il colonnato berniniano di Piazza San Pietro e il Passetto di Borgo, inalbera tre tiare, copricapo del Pontefice.
- Fontana delle Palle di Cannone – Via di Porta Castello (Borgo. Non si tratta di un errore, il rione Borgo è celebrato con ben due fontane). La piramide di palle di cannone ricorda le attività belliche della residenza-fortezza di Castel Sant’Angelo.
- Fontana degli Artisti – Via Margutta (Campo Marzio). Pennelli, tele e cavalletti rappresentano i tanti pittori che presero alloggio in questa appartata via del centro. Il primo fu Orazio gentileschi, padre della ben più famosa Artemisia.
- Fontana dei Libri – Via degli Staderari (Sant’Eustachio). La testa di cervo è il simbolo di Sant’Eustachio, dal quale il rione prende il nome, mentre i libri alludono all’antica sede dell’università ‘La Sapienza’.
- Fontana dei Monti – Via di San Vito (Monti). I monti simboleggiano i tre colli sui quali si adagia il rione: Celio, Esquilino e Viminale.